Turismo, il sorpasso cinese  l'Italia scende al quinto posto

Stilata la classifica mondiale del Wto: adesso anche Hong Kong prosegue la scalata e si avvicina
La Francia mantiene la prima posizione, gli Usa in crescita dopo la crisi, la Spagna si mantiene stabile

muragliaLONDRA - La Grande muraglia e la Città proibita battono il Colosseo e la Torre di Pisa. Segnalando un altro passo indietro per il nostro paese e un nuovo progresso da parte della superpotenza asiatica, il rapporto annuale della World Tourism Organization rivela che nel 2004 la Cina ha superato l'Italia come quarta più popolare destinazione turistica del pianeta. Il numero dei visitatori stranieri in Cina è salito a 41 milioni e ottocentomila, con uno spettacolare aumento del 27 per cento rispetto all'anno precedente, mentre i turisti in Italia sono scesi a quota 37 milioni e 100 mila, un calo del 6 per cento rispetto a un anno prima. Nella graduatoria, compilata dall'agenzia per il turismo dell'Onu, nel 2003 l'Italia era al quarto posto e la Cina al quinto: nei dodici mesi seguenti i due paesi si sono scambiati posizione. E' l'unica novità di rilievo in una classifica che rimane per il resto immutata al vertice, con la Francia in testa quale meta numero uno del turismo mondiale con 75 milioni e 100 mila presenze (+ 0,1 per cento sul 2003), seguita dalla Spagna con 53 milioni e 600 mila (+ 3,4 per cento) e dagli Stati Uniti con 46 milioni e 100 mila (+ 12 per cento).
Il sorpasso cinese è ancora maggiormente evidenziato dalla settima posizione in classifica di Hong Kong, quest'anno entrata per la prima volta trai primi dieci, con un aumento del 4 per cento dei visitatori stranieri nel 2004 per un totale di 22 milioni di presenze. La World Tourism Organization pubblica la sua graduatoria da trent'anni, e ha continuato a calcolare separatamente i visitatori di Hong Kong e Cina anche dopo la riunificazione dell'ex-colonia britannica con Pechino nel 1999. Ma in effetti oggi quei turisti visitano il medesimo paese, per cui andrebbero sommati: di fatto, con 63 milioni di presenze, si dovrebbe dunque dire che la Cina non è la quarta destinazione preferita bensì la seconda, alle spalle della Francia, e potrebbe presto superare anche questa se il turismo continuerà a espandersi al ritmo attuale.
Quanto al declino turistico dell'Italia, il rapporto nota che in parte è il risultato del rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro, che scoraggia gli americani a recarsi oltre Atlantico: ma ciò non sembra avere danneggiato allo stesso modo altri paesi dell'eurozona. L'impressione degli esperti è che la ragione del calo di presenze sia un insieme di prezzi troppo alti, servizi poco soddisfacenti, migliore qualità della concorrenza. Come che sia, il giorno dopo la copertina dell'Economist che ha assegnato all'Italia il titolo di "malato d'Europa", il Financial Times titola in prima pagina che la Cina ci sorpassa come numero di visitatori. La politica è un teatrino e l'economia va a rotoli, dicevamo una volta noi italiani, male che vada ci rimarrà sempre il primato del turismo: ma neppure questo, se continua così, è più sicuro.

(22 maggio 2005) ENRICO FRANCESCHINI

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